Semplifica Magazine



13 Settembre 2018

IL MOSAICO ANTICORRUZIONE IN ITALIA SI ARRICCHISCE DI UNA NUOVA NORMA

Il panorama della normativa anticorruzione vede l’ingresso di un nuovo provvedimento che arricchisce il già ampio alveo della materia.

Accanto alla norma madre di cui al D.Lgs 231/2001 per gli Enti privati e la ben nota legge Severino Legge n.190/2012, modificata dal D.Lgs. n.38/2017, per il settore della P.A., nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge anticorruzione predisposto dal Ministro della Giustizia Bonafede.

L’introduzione di questo nuovo provvedimento normativo si pone in linea di coerenza con la necessità di allerta continua nei confronti dei fenomeni corruttivi, che vede l’Italia come uno dei paesi a più alta criticità tra quelli maggiormente industrializzati

In estrema sintesi le misure introdotte vedono l’introduzione:

– dell’agente sotto copertura che rileverà i fenomeni corruttivi direttamente sul campo;

– il Daspo per i tangentisti: se una persona è condannata in via definitiva per corruzione, non avrà più la possibilità di stipulare contratti con la Pubblica amministrazione;

– stop al finanziamento anonimo per partiti e fondazioni, chi finanzia un partito se lo vuole fare non si può più nascondere dietro l’anonimato;

– non punibilità per chi denuncia tempestivamente e collabora.

Ma la novità di maggior rilievo riguarda la modifica del codice civile agli articoli 2635 e seguenti, per la corruzione tra privati, laddove è prevista la procedibilità d’ufficio; viene infatti abrogata la norma che stabiliva che “si procede a querela della persona offesa, salvo che dal fatto derivi una distorsione della concorrenza nella acquisizione di beni o servizi”.

Lo stesso vale anche per l’istigazione alla corruzione tra privati.

L’auspicio è che le novità introdotte contribuiscano ad un definitivo cambio di cultura nel nostro paese, all’ombra delle esperienze pregresse, presupposto unico quanto essenziale per restituire la dovuta competitività al nostro paese soprattutto nello scenario internazionale.

Articolo a Cura dell’:

Avv. Franco Delli Paoli , Senior Executive Ethics & Compliance