Tra i servizi corporate di alto livello quello relativo all’ESG Questionnaire, credo se ne farà sempre più utilizzo presso le società che vorranno accedere ai mercati di capitale alternativi a quello bancario, nonché a quelle che vorranno rendersi appetibili per investitori istituzionali.
L’accesso al credito sempre più ridotto attesa l’ormai nota scarsità di tale risorsa con riferimento ai canali tradizionali.
Era il 2005 quando nacque Omniapart che, nonostante le perplessità del notaio accolse nello Statuto Sociale la possibilità di emettere titoli di debito, consentita dalla recente riforma del diritto societario. Tale sensibilità mi portava sin da allora all’insofferenza dell’accesso al credito bancario arcaico e non armonizzato alle esigenze di business delle realtà produttive.
ESG Questionnaire oggi è diffuso esclusivamente verso gli hedge found che desiderano avere un appeal sui mercati green, per raccogliere risparmi con moltiplicatori non indifferenti, ma che, hanno necessità di estendere a tutte quelle company in cui investono. Altro aspetto, non del tutto residuale, è proprio la direzione degli investimenti degli hedge found verso quelle realtà economiche il cui valore non è direttamente collegato ad un mercato come può essere quello azionario, in tutte le sue sfaccettature, da quello ordinario, alle small cap all’AIM per intenderci.
Ambiente , sociale, governance con ESG Q risultano tutti elementi valutati e validati al fine di poter garantire la presenza di portafogli green.
Gli hedge found sono i soli a detenere il potere di acquisto anche superiore a banche d’affari che spesso si mettono in pool per finalizzare tali acquisizioni perché prevedono un immissione di capitali propri ridotti rispetto a quelli presi in prestito. I prestiti vengono garantiti dalla redditività presente e futura della società oggetto di investimento (target).
L’ESG è un modello che consentirà di distinguersi anche nell’approcciare al mercato, valutando la stessa come una mossa dirompente che supera gli schemi tradizionali per volgere sempre più verso una visione integrale dei servizi.
Articolo di Francesco Cipullo – CEO Omniapart
